ho fissato a lungo
quel ferro arrugginito,
si torceva come una serpe
tra la luce del mio sguardo.
quando lo infilai nel cartone,
scivolò ruvidamente tra le mani ,
lasciandomi una segno
di corallo sulla pelle.
avvertii la sensazione
delle cose profonde,
come se stessi celebrando un rito
privo di alcuna utilità.
una fotografia è come
una memoria sottile
di matita nera,
un trofeo al tempo che passa.
una memoria sottile
di matita nera,
un trofeo al tempo che passa.
conservo ancora la foto,
mentre il corallo
sul mio palmo
non ha lasciato alcuna traccia
ecco perchè
evito accuratamente
di essere fotografato
di fianco ai monumenti
vale al pena di conservare
soltanto i ricordi
il resto, che vada ad infoltire
i depositi in penombra
dei nostri osceni
dimenticatoi.
.
bella. pat
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